Dalle Piccole Dolomiti lucane a Maratea: diversità e meraviglia

Per l’ultimo atto del nostro personalissimo Basilicata coast to coast, abbiamo scelto un menù estremo, dagli Appennini alle Ande, mare e monti (per dire). In ordine Pietrapertosa, Castelmezzano e la costa fino a Maratea, con rapido intermezzo a Potenza per una gradevolissima cena con Annalisa ed Emanuele, amici di vecchia (vecchissima?) data 🙂

Partenza da Alianello (di Aliano, Carlo Levi, lo spettacolo dei calanchi e della zia Sisina parlerò più avanti, in separata sede :)) subito dopo colazione. Tra mille errori di percorso – personali o dettati da cattive analisi da parte delle mappe di iPhone, di Waze e anche del navigatore tradizionale Garmin – arriviamo a Pietrapertosa intorno alle 11, caffè al bar, compriamo un po’ di frutta fresca da una gentilissima ambulante (che ci regala anche alcune dolcissime prugne “non in vendita”) e ci dirigiamo verso il castello normanno-svevo, il punto più alto della valle del Basento. Una meraviglia scavata nella roccia, dalla quale godere di un panorama mozzafiato (crisi di panico per raggiungerlo a parte, con Tommaso che mi guarda e ride. A proposito, qualcuno conosce un rimedio per superare la paura del vuoto?).    

Ritornando in paese, ci siamo fermati in una chiesetta a mangiare ancora un po’ di frutta e poi via, in giro, lungo i saliscendi della rabatana, la cittadella araba. A quel punto ci siamo divisi: io e Tommaso all’ombra, vicino l’auto, così cucciolino ha schiacciato un meritato pisolo; Francesco ha provato invece il volo dell’angelo (da Pietrapertosa a Castelmezzano e ritorno: un’esperienza da provare assolutamente. Meno adrenalinico del bungee jumping, più panoramico e mistico, se così si può dire).   

Nel pomeriggio lento girovagare in auto fino a Castelmezzano, seguendo una strada panoramica non più aperta al pubblico e consigliata da un ragazzo del luogo. Paesaggi mozzafiato in una cornice da fiaba. Come le nuvole fuffose di Aladin, per fare un esempio 🙂
Tommaso dormiva comodo sul suo seggiolino, e ha continuato a dormire fino a quando papà non ha tirato il freno a mano e spento l’auto a Potenza. Come al solito, del resto 🙂 cena tipica lucana a base di legumi, scamorza, salsiccia e peperoni cruschi, combinati in modi di volta in volta differenti, all’insegna del gusto (10 e lode) e della cucina genuina (tutto cotto in terrina, chiaramente. Per poco non mi commuovo!). Ringraziamo ancora una volta Annalisa ed Emanuele per la scelta e per la compagnia 😀 ma anche e soprattutto Enzo e Maria, meravigliosi figli preadolescenti del proprietario del ristorante Il Posticino che, oltre a intrattenere Tommaso con sorrisi e pazienza, ci hanno anche preparato degli ottimi popcorn!

Partenza poco prima delle 23 alla volta di Maratea. Tommaso dormiva già da un pezzo, cucciolino affettuoso 🙂 Non appena arrivati in hotel, abbiamo trovato questo simpatico biglietto ad attenderci… 😉  

Questo invece il buongiorno di Maratea all’allegra famiglia 🙂 🙂 🙂